Continua la serie di articoli dedicati a coloro che, silenziosamente, lavorano dietro le quinte di questo meraviglioso posto, il Centro Educativo “La Contea”. Parliamo di giovani e adulti che curano, giorno dopo giorno, ogni singolo aspetto di questo angolo di paradiso, ma non solo.
Molte sono le persone che lo frequentano e tra questi ci sono molti lavoratori che, affamati e stanchi, varcano il cancello della Contea sicuri di trovare un pasto gustoso e invitante da mangiare in compagnia. Quello di cui vogliamo parlarvi oggi è il servizio della mensa, nato dall’impossibilità di alcuni lavoratori di poter tornare a casa per pranzo e quindi dalla necessità di rifocillarsi in poco tempo per poter tornare presto a lavoro.
Questa piccola opera è curata dalla scuola Chesterton, in particolare dai ragazzi della scuola Alberghiera, guidati pedissequamente dalla loro professoressa Laura Capecci.
Piatti originali e appetitosi vengono preparati con impegno e passione, nulla lasciando al caso, ma tutto pensato e servito con passione per il proprio lavoro.
Scopriamo qualcosa di più attraverso le parole della prof. Laura e di un alunno impegnato nel servizio.
L'alberghiero G. K. Chesterton, nella sua offerta formativa, svolge laboratori di pratica due volte settimanali. La scelta su cui noi insegnanti abbiamo puntato è l'unione tra il laboratorio e la mensa. Scelta migliore non poteva essere più giusta. Il bello di questa proposta è che i nostri alunni hanno la possibilità di mettersi alla prova con le preparazioni culinarie, ma soprattutto possono cucinare per qualcun altro. Lo scopo della cucina è rendere felici gli altri, farli star bene, nutrirli nel modo migliore possibile, educare il palato al buono, donando un sorriso sui volti dei propri commensali. È questo lo spirito che la scuola Chesterton vuole trasmettere ai suoi alunni.
La prof. Laura
Noi alunni dell’Alberghiero, ogni martedì e giovedì, abbiamo l’incarico di cucinare per i lavoratori della Cooperativa Hobbit. Il motivo principale per cui lo facciamo è per conoscere nuove ricette, i segreti del mestiere, imparare a lavorare insieme, come una squadra, mettendoci alla prova con quest’esperienza lavorativa. Questo è un lavoro che mi gratifica molto e mi fa tornare a casa soddisfatto, non solo perché facciamo un servizio utile per le persone che lo frequentano, ma soprattutto perché quando proponiamo piatti più ricercati, prelibati, tutti ci vengono a fare i complimenti, spingendoci così a fare sempre meglio.
G. C.
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